Per conoscere un luogo bisogna conoscere le sue tradizioni e vivere le sue feste. Gallipoli ha diversi animi, uno tra i più belli è quello che vive intriso di una profonda religiosità e di autentiche tradizioni che si vivono tutto l’anno, fin dai primi mesi quando è consuetudine assistere all’accensione della focara come rito che avvia il carnevale, uno tra i più belli del Salento.
Pasqua si vive nel segno di due antiche tradizioni, che animano gli ultimi giorni della settimana santa. Il giovedì sera, dopo la celebrazione del rito dell’ultima cena, i fedeli si avviano verso in pellegrinaggio per fare visita alle chiese della città, abbellite con i decori e i colori tipici della quaresima.
Il venerdì santo è dedicato alla processione detta dell’Urnia, durante la quale i confratelli del Santissimo Crocefisso indossano un abito rosso che gli copre il capo, su cui poggia una corona di spine. Portando in spalla la statua del Crocefisso fanno il giro di Gallipoli.
L’ultimo dei riti della settimana santa è quello della processione della Desolata. Alle prime luci del sabato santo dalla chiesa della purità partono le processioni della Desolata, una porta la statua del Cristo Crocefisso, l’altra quella della Madonna e fanno il giro della città vecchia, in senso contrario. È tradizione che si incontrino davanti alla spiaggia della Purità, davanti allo sguardo commosso e sentito dei fedeli. La domenica di Pasqua si assiste allo sparo della Caremma, il fantoccio di un’anziana donna che simboleggia la quaresima.
Luglio è il tempo delle feste, la prima è quella della Madonna del Canneto. La statua della Madonna viene fatta immergere per benedire il mare e poi riportata a galla dai sommozzatori, davanti ai fedeli festanti. Segue poi una processione in mare, per deporre la statua nella chiesa del Canneto.
Un altro caratteristico corteo in mare è quello in occasione dei festeggiamenti della patrona, Santa Cristina. Dal 23 al 26 luglio Gallipoli si veste a festa, con le luminarie e i sorrisi delle persone che bastano ad illuminare l’atmosfera circostante. Bancarelle e prelibatezze decorano il corso, da non perdere l’assaggio della scapece, specialità a base di pesce e zafferano che si trova durante le feste ed è tipica di Gallipoli. I festeggiamenti di Santa Cristina si chiudono con lo spettacolo pirotecnico, ogni anno sempre più bello.
Se parliamo di sagre, e in Salento d’estate non si può non parlare di sagre, viene già l’acquolina in bocca al pensare alle sagre gallipoline, ovviamente a base di pesce locale. Ad agosto si tengono la sagra del pesce fritto, la sagra del pesce spada e la sagra della pittula e del pesce. Sono occasioni uniche, sia per calarsi in una delle atmosfere che rendono unico il Salento, sia per assaggiare i piatti tipici a base di pesce. Tra questi uno tra i più buoni è il cosiddetto polpo con la pignata, una preparazione tipica a base di polpo e patate, cotto in un tipico recipiente di terracotta.
Da segnare sul calendario mentre programmi le tue vacanze estive e pensi già a cosa fare tra un bagno, un’escursione in barca e un calice di primitivo a fine serata.
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